Report Economist Impact su COVID-19 e Malattie cardiovascolari

Malattie cardiovascolari e COVID-19: Riconoscere i segnali di allarme e prepararsi all'azione

La pandemia di COVID-19 ha avuto un impatto enorme sulle malattie cardiovascolari (CVD). Ha distolto risorse dalle cure per le CVD, aumentato il rischio delle stesse sia a breve che a lungo termine e ha avuto un forte impatto sui pazienti già affetti da patologie cardiovascolari [1]. Daiichi Sankyo Europe (DSE) ha collaborato con l’Economist Impact per identificare le aree in cui è possibile apportare miglioramenti per rispondere alle crescenti esigenze dei pazienti affetti da patologie cardiovascolari.

È sempre più chiaro che la copresenza di CVD e COVID-19 ha un effetto negativo maggiore [2]. Tra coloro che sviluppano il COVID-19, le persone affette da malattie cardiovascolari hanno fino a 3,9 volte più probabilità di manifestare sintomi gravi e fino a 2,7 volte più probabilità di perdere la vita rispetto ai loro coetanei senza CVD [2]. Come dimostrato dalla ricerca, diverse misure adottate per combattere la pandemia, insieme all'impatto dello stesso COVID-19, rischiano di compromettere le cure delle CVD e di aumentare l'onere delle stesse nei prossimi anni.

L'inizio della pandemia di COVID-19 ha visto i sistemi sanitari dirottare le risorse per far fronte al drastico afflusso di pazienti affetti da COVID-19 [1]. Sebbene essenziale, questa ridistribuzione delle risorse ha fatto sì che le CVD venissero messe in secondo piano, ritardando l'accesso alle cure essenziali per molti [1].  Si è anche assistito ad un calo significativo del numero di persone che hanno riscontrato sintomi di CVD e che si sono rivolte a un medico, per il timore di contrarre il virus negli ambulatori o negli ospedali o per la paura di sovraccaricare il sistema sanitario [1].

Mentre l'impatto indiretto delle risposte alla pandemia ha creato ostacoli nella diagnosi e nel trattamento delle CVD e dei rischi ad esse correlati, l'impatto diretto del COVID-19 è ancora più profondo. La ricerca ha dimostrato che i pazienti già affetti da CVD e che hanno contratto il COVID-19, vanno incontro ad un maggiore rischio di ricovero ospedaliero. Quelli ricoverati per COVID-19 registrano un tasso maggiore di eventi CVD; e alcune manifestazioni comuni del cosiddetto “long COVID” aumentano il rischio di sviluppare CVD. I sopravvissuti al COVID-19 hanno anche un'elevata probabilità di sviluppare varie forme di CVD e di incorrere in gravi problemi di salute correlati [1].

Abbiamo collaborato con l’Economist Impact con l’obiettivo di sviluppare un white paper per approfondire la comprensione dell'impatto che il COVID-19 ha avuto sul panorama delle CVD e identificare le aree in cui è possibile apportare miglioramenti futuri.

Attraverso la raccolta di dati provenienti da Francia, Italia, Germania, Spagna e Regno Unito e il confronto con esperti di cardiologia, neurologia e sanità pubblica, il rapporto si basa sulle evidenze disponibili per considerare i passi fondamentali che i sistemi sanitari dovrebbero prendere in considerazione per affrontare questo crescente rischio sanitario [1].

Consulta il rapporto completo pubblicato da Economist Impact sotto.

Report Economist Impact su COVID-19 e Malattie cardiovascolari
Riferimenti

[1] Economist Impact. Links between covid-19 and cardiovascular disease. Available at: https://impact.economist.com/perspectives/sites/default/files/ei_cvd_and_covid_report_final_may_2022.pdf Last accessed June 2022.

[2] Harrison SL, et al. Cardiovascular risk factors, cardiovascular disease and covid-19: an umbrella review of systematic reviews. Eur Heart J — Quality of Care & Clinical Outcomes. 2021;7(4):330–9.

[3] Sarah O’Brien. Communicable disease epidemics. Oxford Handbook of Public Health Practice. 2013;3

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